Cabozantinib ( Cabometyx ) e Nivolumab ( Opdivo ) [ CaboNivo ] da soli o con Ipilimumab ( Yervoy ) [ CaboNivoIpi ] hanno mostrato un'efficacia e una sicurezza promettenti nei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico ( mUC ), carcinoma renale metastatico ( mRCC ) e rari tumori genitourinari ( GU ) in uno studio di fase I con aumento della dose.
E' stata riportata l'analisi dei dati finali sulla sicurezza, il tasso di risposta globale ( ORR ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) dei pazienti di fase I e di 7 coorti di espansione.
È stato condotto uno studio di fase I multicentrico avviato da un ricercatore. Le coorti di espansione della doppietta Cabozantinib e Nivolumab includevano carcinoma uroteliale metastatico, carcinoma renale metastatico e adenocarcinoma della vescica / uracale.
Le coorti di espansione della tripletta Cabozantinib e Nivolumab con Ipilimumab includevano carcinoma uroteliale metastatico, carcinoma renale metastatico, tumore del pene e carcinoma squamocellulare della vescica e altri tumori rari dell'apparato genito-urinario.
Lo studio ha arruolato 120 pazienti trattati con Cabozantinib e Nivolumab ( n=64 ) oppure Cabozantinib e Nivolumab con Ipilimumab ( n=56 ), con un follow-up mediano di 49.2 mesi.
In 108 pazienti valutabili ( Cabozantinib e Nivolumab n=59; Cabozantinib e Nivolumab con Ipilimumab n=49 ), il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è stato del 38% ( tasso di risposta completa 11% ) e la durata mediana della risposta è stata di 20 mesi.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 42.4% per il carcinoma uroteliale metastatico, del 62.5% per il carcinoma renale metastatico ( n=16 ), dell'85.7% per il carcinoma squamocellulare della vescica ( n=7 ), del 44.4% per tumore del pene ( n=9 ) e del 50.0% per il carcinoma midollare renale ( n=2 ).
Eventi avversi correlati al trattamento di grado maggiore o uguale a 3 si sono verificati nell'84% dei pazienti trattati con Cabozantinib e Nivolumab e nell'80% dei pazienti trattati con Cabozantinib e Nivolumab con Ipilimumab.
La doppietta Cabozantinib e Nivolumab e la tripletta Cabozantinib e Nivolumab con Ipilimumab hanno dimostrato attività clinica e sicurezza nei pazienti affetti da molteplici neoplasie maligne dell'apparato genitourinario, in particolare carcinoma renale a cellule chiare, carcinoma uroteliale e rari tumori genitourinari come carcinoma squamocellulare della vescica, carcinoma a piccole cellule della vescica, adenocarcinoma della vescica, carcinoma midollare renale e tumore del pene. ( Xagena2024 )
Apolo AB et al, J Clin Oncol 2024; 42: 3033-3046
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