È stato condotto uno studio allo scopo di valutare il beneficio della chemioterapia adiuvante versus sola chirurgia in pazienti con tumore della vescica muscolo-invasivo.
Nello studio, 194 pazienti con carcinoma della vescica a cellule di transizione pT2G3, pT3-4, N0-2 sono stati assegnati in modo casuale a controllo ( n=92 ) o a 4 cicli di chemioterapia adiuvante ( n=102 ).
I pazienti di questo ultimo gruppo sono stati inoltre ulteriormente assegnati in maniera casuale a ricevere Gemcitabina ( Gemzar ) 1000 mg/m2 nei giorni 1, 8 e 15 e Cisplatino ( Platinex ) 70 mg/m2 al giorno 2 o Gemcitabina come sopra più Cisplatino 70 mg/m2 al giorno 15, ogni 28 giorni.
A un follow-up mediano di 35 mesi, la sopravvivenza generale a 5 anni è stata pari al 48.5%, senza differenze tra i due bracci ( P=0.24, hazard ratio, HR=1.29 ).
Il rischio di mortalità è risultato significativamente correlato a stadio dei linfonodi ( N ) e del tumore ( T ).
I bracci controllo e chemioterapia adiuvante hanno mostrato una sopravvivenza libera da malattia comparabile ( 42.3% e 37.2%, rispettivamente; P=0.70, HR=1.08 ).
Solo il 62% dei pazienti ha ricevuto i cicli di trattamento pianificati.
Un’incidenza significativamente più alta di trombocitopenia è stata osservata in pazienti trattati con Cisplatino al giorno 2 ( P=0.006 ).
Tra i due bracci è stata osservata una qualità di vita globale simile.
In conclusione, lo studio non aveva potenza sufficiente per dimostrare che la chemioterapia adiuvante con Cisplatino e Gemcitabina migliora la sopravvivenza generale e quella libera da malattia in pazienti con cancro della vescica muscolo-invasivo. ( Xagena2012 )
Cognetti F et al, Ann Oncol 2012; 23: 695-700
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