La sorveglianza attiva per gestire il cancro della prostata fornisce un'alternativa al trattamento immediato negli uomini con cancro alla prostata a basso rischio.
Sono stati riportati i risultati aggiornati di una coorte di sorveglianza attiva per un lungo periodo, e i fattori associati con la riclassificazione.
Sono stati analizzati retrospettivamente i dati su uomini arruolati in una coorte di sorveglianza attiva con almeno 6 mesi di follow-up tra il 1990 e il 2013.
La sorveglianza consisteva di test trimestrali sull’antigene prostatico specifico, imaging ripetuto con ecografia transrettale e periodiche biopsie ripetute della prostata.
Sono stati determinati i fattori associati con la riclassificazione delle biopsie ripetute e il trattamento locale.
È stata anche analizzata l'associazione tra densità di antigene prostatico specifico ed esiti stratificati in base alle dimensioni della prostata.
In totale, 810 uomini che hanno acconsentito a partecipare alla coorte di ricerca sono stati seguiti con la sorveglianza attiva per una mediana di 60 mesi.
Di questi uomini, 556 ( 69% ) hanno soddisfatto i rigorosi criteri per la sorveglianza attiva.
La sopravvivenza globale a 5 anni è stata del 98%, la sopravvivenza libera da trattamento è stata del 60% e la sopravvivenza libera da riclassificazione della biopsia è stata del 40%.
Non ci sono stati decessi legati al cancro alla prostata.
All’analisi multivariata, la densità dell'antigene prostatico specifico è stata positivamente associata al rischio di riclassificazione della biopsia e trattamento, mentre il numero di biopsie e il tempo tra le biopsie è stato inversamente associato con i 2 esiti ( ciascuno P minore di 0.01 ).
Quando si è stratificato per il volume della prostata, la densità dell’antigene prostatico specifico ( PSA ) è rimasta significativamente associata con la riclassificazione della biopsia per tutti gli strati, ma la densità di antigene prostatico specifico è risultata significativamente associata solo al trattamento negli uomini con una prostata più piccola.
In conclusione, significative morbilità e mortalità correlate al tumore alla prostata sono rimaste rare a un follow-up intermedio. La densità dell’antigene prostatico specifico era indipendentemente associata con la riclassificazione della biopsia e il trattamento durante la sorveglianza attiva. ( Xagena2015 )
Welty CJ et al, J Urology 2015; 193: 807-811
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