Ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora negli Stati Uniti, hanno dimostrato che i livelli della proteina EPCA-2 ( Early Prostate Cancer Antigen-2 ) forniscono una più accurata diagnosi di tumore della prostata.
I Ricercatori hanno misurato i livelli di EPCA-2 in 330 pazienti, suddividendoli in gruppi in base alla presenza del tumore della prostata e allo stato del PSA ( antigene prostata-specifico ).
È stato osservato che un livello di EPCA-2 di 30 o più, indicava un elevato rischio di carcinoma prostatico, mentre gli uomini senza evidenza della malattia tumorale avevano livelli di EPCA-2 inferiori a 30.
Il 97% dei pazienti che non presentava tumore alla prostata è risultato negativo al test EPCA-2.
Il 77% degli uomini con iperplasia prostatica benigna, che è spesso associata a falsi positivi all’esame del PSA, ha presentato livelli di EPCA-2 inferiori a 30.
Il 90% dei pazienti con malattia tumorale che si è diffusa al di fuori della prostata, hanno mostrato livelli di EPCA-2 maggiori di 30.
Il test EPCA-2 ha anche permesso di identificare il 78% dei pazienti noti per avere un tumore alla prostata, nonostante i normali livelli di PSA. ( Xagena2007 )
Fonte: Johns Hopkins Medical Institutions, 2007
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XagenaFarmaci_2007