I vaccini terapeutici poxvirali basati sul PSA ( antigene prostatico specifico ) per il carcinoma della prostata sono risultati ben tollerati.
Uno studio randomizzato, controllato e in cieco, di fase 2, ha valutato il trattamento con PROSTVAC-VF in termini di sicurezza e di prolungamento di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale.
In totale, 125 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale all'interno di uno studio multicentrico di serie di vaccinazioni.
I pazienti idonei ad essere arruolati erano quelli con carcinoma della prostata metastatico, minimamente sintomatico e resistente a castrazione.
PROSTVAC-VF comprende 2 vettori virali ricombinanti, ciascuno dei quali codifica per un transgene per il PSA, e 3 molecole costimolatorie del sistema immunitario ( B7.1, ICAM-1 e LFA-3 ).
I pazienti sono stati assegnati in un rapporto 2:1 a PROSTVAC-VF più fattore stimolante le colonie di granulociti-macrofagi ( n=82 ) o a vettori vuoti di controllo più iniezioni di soluzione salina ( n=40 ) e le caratteristiche dei pazienti sono risultate simili nei 2 gruppi.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione, che è risultata simile nei 2 gruppi ( P=0.6 ), ma tuttavia a 3 anni dopo lo studio, i pazienti trattati con PROSTVAC-VF hanno mostrato una migliore sopravvivenza generale con un’incidenza di persone vive del 30% ( 25/82 ) versus il 17% ( 7/40 ) dei controlli, una sopravvivenza mediana più lunga di 8.5 mesi ( 25.1 vs 16.6 mesi per i controlli ), un hazard ratio stimato di 0.56 e un P log-rank stratificato uguale a 0.0061.
In conclusione, l'immunoterapia con PROSTVAC-VF è risultata ben tollerata e associata a una riduzione del 44% nel tasso di morte e un miglioramento di 8.5 mesi nella sopravvivenza generale mediana in uomini con tumore della prostata metastatico resistente a castrazione. ( Xagena2010 )
Kantoff PW et al, J Clin Oncol 2010; 28: 1099-1105
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