Lo studio, condotto presso la Washington University a Seattle negli Usa, ha valutato i fattori di rischio alla base dell’incontinenza urinaria in una comunità di donne in postmenopausa.
L’analisi ha riguardato 1017 donne in postmenopausa, di cui 218 con diabete, di età compresa tra 55 e 75 anni, arruolati in una HMO ( Health Maintenance Organization ).
L’end point era rappresentato da ogni evento di incontinenza urinaria e da grave incontinenza, nel primo mese.
L’impiego di estrogeno per os e di estrogeno per via vaginale è risultato associato in modo positivo ad ogni evento di incontinenza urinaria, ma non a grave incontinenza.
Una storia di infezione del tratto urinario ( UTI ) era associata sia ad ogni evento di incontinenza che a grave incontinenza.
Le donne con diabete hanno riportato una più alta incidenza di grave incontinenza, difficoltà a controllare la minzione, una maggiore incontinenza mista ( da sforzo e da urgenza ), l’impiego di tamponi, incapacità a riempire completamente la vescica.
La durata del diabete, il tipo di trattamento, la neuropatia periferica e la retinopatia erano associate in modo significativo a grave incontinenza nel modello di regressione multipla aggiustato per l’età, l’educazione e la storia di UTI.
I dati di questo studio hanno indicato che l’incontinenza urinaria ha un’alta incidenza tra le donne in postmenopausa.
Le donne con diabete hanno una maggiore probabilità a presentare incontinenza urinaria sintomatica e grave.
La storia di infezioni del tratto urinario rappresenta il principale fattore di rischio.
L’indice di massa corporea ( BMI ) ha un effetto confondente nei riguardi della relazione tra diabete ed incontinenza nelle donne sane in postmenopausa.( Xagena2005 )
Jackson SL et al, Diabetes Care 2005; 28:1730-1738
Endo2005 Uro2005 Gyne2005