L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se gli estrogeni ambientali siano associati a rischio di carcinoma della prostata.
Questo potrebbe avere importanti implicazioni nella comprensione generale della malattia.
L’insetticida estrogenico Clordecone ( Kepone ) è stato ampiamente utilizzato nelle Indie Occidentali francesi, contaminando la popolazione per oltre 30 anni.
Uno studio ha analizzato la relazione tra esposizione a Clordecone e rischio di tumore della prostata coinvolgendo 623 uomini con la malattia e 671 controlli.
L’esposizione è stata analizzata in accordo allo status caso-controllo, utilizzando la concentrazione plasmatica attuale o un indice di esposizione cumulativa basato sugli anni di esposizione.
È stata inoltre effettuata un’analisi genotipica su 2 polimorfismi a singolo nucleotide ( rs3829125 e rs17134592 ) nel gene che codifica per la Clordecone reduttasi.
È stato osservato un incremento significativo del rischio di carcinoma prostatico con l’aumento della concentrazione plasmatica di Clordecone ( odds ratio, OR=1.77; P per tendenza = 0.002 ) e dell’indice di esposizione cumulativa ( OR=1.73; P per tendenza = 0.004 ).
Associazioni più forti sono state osservate in caso di storia familiare positiva per tumore prostatico, e tra i pazienti che avevano vissuto in un Paese occidentale.
Le varianti alleliche rs3829125 e rs17134592 sono risultate in completo linkage disequilibrium e sono state osservate con bassa frequenza ( 0.04 ).
Tra i pazienti con concentrazioni plasmatiche di Clordecone superiori al limite di detezione, i portatori di varianti alleliche hanno mostrato un rischio più elevato di cancro alla prostata ( OR=5.23 ).
In conclusione, queste osservazioni sono a sostegno dell’ipotesi che l’esposizione a estrogeni ambientali aumenta il rischio di carcinoma prostatico. ( Xagena2010 )
Multigner L et al, J Clin Oncol 2010; 28: 3457-3462
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