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Sorveglianza attiva per la gestione del tumore alla prostata localizzato


L'American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) ha una politica e una serie di procedure per avallare le linee guida di pratica clinica sviluppate da altre organizzazioni professionali. Per approvare le linee guida Cancer Care Ontario sulla sorveglianza attiva per la gestione del cancro alla prostata localizzato è stato esaminato il rigore metodologico; l’ASCO Endorsement Panel ha poi esaminato il contenuto e le raccomandazioni.

L’ASCO Endorsement Panel ha stabilito che le raccomandazioni derivate dalle linee guida Active Surveillance for the Management of Localized Prostate Cancer, pubblicate nel 2015, sono chiare, approfondite, e basate sulle più rilevanti evidenze scientifiche.
ASCO ha approvato le linee guida Active Surveillance for the Management of Localized Prostate Cancer. La raccomandazione Cancer Care Ontario per quanto riguarda gli inibitori della 5-alfa reduttasi non è stata approvato dal Panel ASCO.

Per la maggior parte dei pazienti con cancro della prostata localizzato a basso rischio ( punteggio Gleason di 6 o inferiore ), la sorveglianza attiva è la strategia raccomandata per la gestione della malattia.

Fattori tra cui la più giovane età, il volume del cancro della prostata, le preferenze del paziente e l’etnia dovrebbero essere presi in considerazione quando si prendono decisioni sulla gestione della malattia.

La sorveglianza attiva può essere offerta a pazienti selezionati con carcinoma della prostata di volume ridotto, a rischio intermedio ( 3 + 4 = 7 Gleason ).

I protocolli di sorveglianza attiva dovrebbero includere test sull’antigene prostatico specifico ( PSA ), esami rettali digitali e biopsie prostatiche seriali.

Test radiologici e genomici accessori sono in fase di sperimentazione, ma potrebbero avere un ruolo nei pazienti con segni clinici e/o patologici discordanti.

Ai pazienti che sono riclassificati a una categoria di rischio più elevato ( punteggio di Gleason di 7 o superiore ) o che hanno un aumento significativo del volume del tumore alle biopsie successive dovrebbe essere offerta una terapia attiva. ( Xagena2016 )

Chen RC et al, J Clin Oncol 2016; 34: 2182-2190

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