Uno studio ha valutato e confrontato gli esiti dopo prostatectomia radicale a cielo aperto o laparoscopica.
Prima dell’intervento ai pazienti è stato somministrato un questionario su argomenti multipli, e in seguito i pazienti sono stati seguiti periodicamente con questionari telefonici e via e-mail per 12 mesi.
Sono stati arruolati nello studio 102 pazienti sottoposti a prostatectomia radicale a cielo aperto e 104 sottoposti a intervento laparoscopico.
A 1 anno il 90% dei pazienti sottoposti a intervento a cielo aperto e il 91% di quelli con prostatectomia laparoscopica ha restituito il questionario.
Per quanto riguarda il distress sintomatico non sono state mai osservate differenze tra i 2 gruppi nel corso del periodo di follow-up e neppure per quanto riguarda il ritorno al basale a 1 anno per la continenza, la funzione erettile o la funzione fisica.
A 1 anno il 95% dei pazienti ha mostrato un ritorno alla funzione fisica basale, circa il 90% non utilizzava assorbenti per incontinenza e circa il 50% aveva raggiunto la funzione erettile basale con o senza inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5.
Benchè le complicazioni siano state poche, è stata osservata una differenza significativa nel loro numero con prostatectomia laparoscopica versus a cielo aperto con un tasso leggermente superiore di ematuria e formazione di linfocele nel gruppo sottoposto a intervento laparoscopico.
Il controllo del tumore a 1 anno è risultato eccellente in entrambi i gruppi.
In conclusione, la prostatectomia radicale è un intervento efficace per i pazienti con tumore della prostata clinicamente localizzato.
La prostatectomia radicale a celo aperto e quella laparoscopica hanno esiti funzionali simili. ( Xagena2009 )
Dahl DM et al, J Urol 2009; 182: 956-965
Uro2009 Chiru2009 Onco2009